Blefaroplastica

Palpebre pesanti, affaticate che ostruiscono quasi lo sguardo, borse sotto gli occhi che sembrano l’esito di lunghe notti insonni talvolta addirittura lo sguardo sembra quasi abbia difficoltà a filtrare dando uno sguardo quasi addormentato o stanco, una correzione chirurgica di queste anomalie estetiche può essere effettuata: chi non si lascerebbe tentare?

Alcuni risultati di blefaroplastica

Blefaroplastica superiore

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Blefaroplastica inferiore

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Pre operatorio

Post operatorio

Domande frequenti sulla blefaroplastica:

  • Quando si parla di chirurgia estetica delle palpebre si parla di blefaroplastica ma in che cosa consiste questo intervento?

    L’intervento di blefaroplastica consiste nell’asportazione dell’eccesso di cute, grasso e muscolo a livello delle palpebre superiori ed inferiori eliminando per la superiore quell’aspetto di doppia palpebra ed occhio chiuso e cadente, mentre per l’inferiore oltre a ri-distendere la cute permette di eliminare le antiestetiche borse sotto gli occhi. In pratica si ringiovanisce lo sguardo andando a riposizionare i tessuti della regione orbitaria e quelli circostanti.

  • Che tipo di anestesia è necessaria per effettuare l’intervento?

    Innanzitutto prima dell’intervento bisogna effettuare una serie di esami del sangue pre-operatori ed un elettrocardiogramma. L’anestesia sarà locale associata a sedazione in presenza di un anestesista e personalizzata in rapporto al grado di ansia del o della paziente. Quello che possiamo dire è che non si sentirà nessun dolore ne prima, ne durante, ne dopo l’intervento.

  • La blefaroplastica ha sempre funzioni estetiche?

    No, ci sono infatti patologie che ci suggeriscono di correggere le palpebre anche in età giovanile ptosi, limitazioni del campo visivo, esiti di cicatrici, traumi ed ustioni.

  • Ci sono dei pazienti in cui è sconsigliabile sottoporsi all’intervento o avere delle precauzioni particolari?

    Vanno abitualmente scartati i pazienti che vedono solo da un occhio o che hanno gravi problemi oculari. Vanno valutati con molta attenzione i pazienti con forte secchezza oculare o con congiuntiviti recidivanti oltre alle malattie generali che potrebbero ripercuotersi sul buon esito dell’intervento di blefaroplastica.

  • Qual è l’età giusta per effettuare l’intervento?

    Non esiste un’età, esistono delle modificazioni anatomiche delle palpebre che si possono manifestare nel corso degli anni. Ognuno di noi ha un’età anagrafica ed è quella riportata sulla carta d’identità ed un’età biologica che è quella che dimostriamo e non sempre corrispondono per cui ci potrebbero essere pazienti più giovani magari di 45 anni che ne hanno bisogno e pazienti più maturi di 50 che conservano la loro luminosità dello sguardo e non ne hanno necessità. C’è da segnalare inoltre che sempre più uomini si rivolgono a questa chirurgia che si può effettuare anche in età avanzata.

  • L’intervento è differente in rapporto all’età della paziente (esempio 35 e 70 anni)?

    Fermo restando che non esistono interventi standard ma che ogni sguardo va adattato e personalizzato al proprio volto migliorando con efficacia ma senza stravolgere, nei pazienti più anziani a causa della maggior lassità dei tessuti questi ultimi vanno sospesi con più accuratezza mentre nei pazienti più giovani vanno rimodellati e riposizionati evitando eccessive trazioni proprio in rapporto alla maggior elasticità e tenuta dei tessuti. Lo scopo di questa strategia chirurgica è quello della naturalezza evitando quegli orribili sguardi sbarrati o “stupiti”.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare dall’intervento di blefaroplastica?

    Abitualmente i risultati sono molto soddisfacenti perché ringiovanendo gli occhi e quindi rendendo più luminoso lo sguardo si può avere l’impressione di un ringiovanimento del viso in toto.

  • Quali sono le precauzioni da prendere dopo l’intervento?

    L’intervento si effettua in day hospital per cui dopo l’operazione si resterà in osservazione per il tempo necessario quindi, senza alcun bendaggio con degli occhiali da sole si potrà ritornare a casa avendo cura oltre che di prendere i farmaci prescritti, di applicare delle garzine fredde sugli occhi allo scopo di ridurre il gonfiore.

  • Dopo l’intervento quale sarà l’iter?

    In più della metà dei casi bisogna dire che le palpebre si potranno presentare gonfie ed un po’ livide tale situazione quando si manifesta tende a scomparire nel giro di 7-10 giorni. I punti di sutura sottili come un capello e che sono posizionati nel solco orbitario verranno tolti dopo 4-5 giorni e da questo momento in poi ci si potrà ricominciare a truccare ed eventualmente coprire il livido con appositi correttori. Abitualmente al massimo nel giro di 10 giorni tutto torna nella norma.

  • Quali sono i fattori che possono influenzare la buona qualità del risultato?

    Oltre ad una buona risposta dei tessuti sarà la capacità professionale del chirurgo e il rispetto da parte del paziente delle istruzioni post operatorie a favorire il successo dell’intervento oltre al fatto che il paziente sia stato ben informato, sia motivato ed abbia delle aspettative realistiche cosa che chirurgo e paziente avranno approfondito assieme in corso della visita.

  • Ci sono periodi migliori per effettuare l’intervento di blefaroplastica?

    Sicuramente è meglio evitare i periodi estivi e molto assolati a meno che non si decida in questi periodi di rimanere a casa meglio se con l’aria condizionata evitando per quella estate di prendere il sole in viso.

Intervista sulla blefaroplastica al prof. Rosati a Medicina 33, su Rai 2